PayPal, Amazon e Starbucks entrano nel settore delle criptovalute?

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PayPal, Amazon e Starbucks entrano nel settore delle criptovalute?

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Negli ultimi tempi le criptovalute, il Bitcoin e la tecnologia blockchain si manifestano sempre più come ormai parte della cultura mainstream e non più della nicchia popolata da entusiasti della fintech e della tecnologia in genere. A dimostrare questa tesi non è soltanto che i media mainstream trattino oramai abitualmente questo argomento, ma anche che le grandi aziende iniziano ad applicare queste tecnologie. Alcuni esempi sono dati dal Whoppercoin (di Burger King), dalla Microsoft, da alcune banche, da Moneygram o perfino dalla NASA. Gli esempi che è possibile citare sono davvero innumerevoli.

Per questo non dovrebbe essere tanto sorprendente che il pubblico si aspetta una simile mossa da parte di Amazon. Per niente strano dovrebbe risultare il brevetto della PayPal che intendiamo trattare. Anche meno sorprendente dovrebbe apparire che l’amministratore delegato di Starbucks sembra suggerire una possibile futura implementazione della tecnologia blockchain per mezzo dell’applicazione Starbucks.

Un’esplosione di utilizzi

L’improvvisa esplosione di utilizzi “reali” e non solo speculativi della blockchain e delle criptovalute, la quale si palesa negli ultimi tempi, è chiaramente un sintomo di maturazione del mercato. Ma la sua natura “esplosiva” ed “aggressiva” mostra anche la ancora per niente conclusa maturazione. Questa è una fase molto delicata per l’ecosistema in questione.
Questo perché siamo in quella fase in cui mettere la parola “blockchain” sul sito di una startup attira tanta pubblicità ed attenzione (oltre che investimenti) a prescindere dal valore del prodotto effettivamente proposto. Molte persone ancora devono ben comprendere cos’è la blockchain e dove una implementazione di questa può effettivamente comportare un valore aggiunto.

Questo non vale a dire che è cattiva idea partecipare ad ICO. Ci sono moltissimi ICO i quali sono destinati ad esplodere in non molto tempo e che verranno utilizzati dall’utenza mainstream. Quanto queste affermazioni intendono precisare è che ci sono anche molte ICO e criptovalute che sono destinate a cadere nel dimenticatoio. E questo senza nemmeno trattare di tutte quelle raccolte fondi organizzate in malafede. Questo però non dovrebbe spaventare l’investitore accorto, ovvero colui il quale ha effettivamente la voglia di informarsi approfonditamente prima di prendere una decisione.

Il sentimento del mercato

Nonostante gli ultimi abbassamenti nel prezzo di molte criptovalute avvenuti nei ultimi tempi, il sentimento del mercato generalmente riportato è estremamente positivo. Molte persone in alta carica trattano ultimamente il potenziale delle criptovalute e della blockchain o del bisogno di proteggere il settore nelle sue prime fasi dello sviluppo. Mark Carney, governatore della banca d’inghilterra, ha dichiarato:

“Per molte ragioni, a mio parere, i beni-crypto nei vostri portafogli digitali è improbabile che siano il futuro del denaro. Ma questo non intende liquidarli; la tecnologia alla loro base sta già avendo un grande impatto. L’introduzione di beni-crypto sotto il tetto normativo potrebbe potenzialmente catalizzare le innovazioni per servire meglio l’interesse pubblico.”

Ultimamente la SEC e la CFTC hanno trattato il tema mostrando un sentimento particolarmente positivo. Confrontando questa fase per lo sviluppo delle criptovalute e della blockchain con gli albori di internet. Notizia particolarmente positiva è che hanno chiaramente dichiarato l’intenzione di limitare la regolamentazione al minimo possibile per evitare di danneggiare l’ecosistema, seguendo una politica denominata “Do no harm”.

Amazon entrerà nel settore delle criptovalute?

In questo sentimento di generale positività è poco sorprendende il risultato di un sondaggio condotto da parte di lendedu. Da questo risulta, infatti, che il 51,7% delle persone sarebbero interessate nell’utilizzare una criptovaluta offerta da Amazon. Il campione di persone erano 1000 utenti che hanno acquistato su Amazon nell’ultimo mese. Il 26.4% si è definito indeciso e solo il 21.9% ha detto che non sarebbe interessato in simili offerte. Il 58,27% degli utenti Prime ha risposto che sarebbero interessati nell’ipotetica moneta digitale.

amazon

Una forte fiducia nel brand

Un’altra domanda che è stata posta era se utilizzerebbero un conto bancario offerto da Amazon come conto primario. Le risposte alla domanda sono le seguenti:
Sì il 44.5% dei partecipanti, indeciso il 39.1%, no il 16.40%. Gli utenti prime che hanno risposto sì invece erano il 52.33%.

Questo mostra che l’utenza ripone una grande fiducia nell’azienda e che eventuali servizi bancari (o criptovalute) lanciate da Amazon partono con già un’ottima credibilità.
A confermare ciò sono le risposte date dall’utenza ad un altro quesito, il quale chiedeva all’utenza se sarebbe interessata ad utilizzare un conto bancario Amazon come conto di risparmio.
Il 49.6% ha risposto di sì, il 35.5% che è insicuro, il 14.9% invece di no. Ancora una volta, tra gli utenti prime la percentuale di risposte affermative era più alta, ammontando al 57.95%.

La percentuale più alta di risposte positive tra gli utenti prime mostra che l’approccio verso un simile servizio diventa più positivo man mano che Amazon continua ad affermarsi negli altri settori (perché l’utenza prime è principalmente segno di affermazione nel mercato della parte e-commerce di Amazon).

Una conferma esplicita

È stata posta anche una domanda che interroga direttamente a riguardo della fiducia nei confronti di eventuali servizi bancari offerti da Amazon. Ecco i risultati del sondaggio:

  • Il 17.20% si fiderebbe più dei servizi offerti da Amazon che quelli offerti da una banca tradizionale.
  • Il 38.30% si fiderebbe di questi quanto di quelli offerti da una banca tradizionale.
  • Il 21.00% è insicuro a riguardo.
  • Il 23.50% si fiderebbe meno rispetto a servizi offerti da banche tradizionali.
  • Tra gli utenti prime, invece, il 21.51% ha detto che si fiderebbe di più dei servizi offerti da Amazon.

Altre statistiche riportate sul sito trattano dell’interesse in “Prodotti di investimento”, prestiti, assicurazione, la fornitura di farmaci e tutti i risultati sono decisamente interessanti.

Un’opportunità da sfruttare

Anche se Amazon non ha annunciato alcun piano per creare la propria moneta digitale, questa è coinvolta nelle tecnologie Blockchain che sono dietro la maggior parte delle criptovalute. Nel dicembre dello scorso anno, Amazon Web Services (AWS) ha firmato un accordo con R3 per utilizzare la loro piattaforma Corda basata su Blockchain.

La voglia di espandersi non pare mancare

Più di recente, la mega-azienda ha scosso l’industria della sanità: girano voci che sta lavorando con lo scopo di aprire farmacie fisiche. Amazon già vende il proprio marchio di medicina da banco e non molto tempo fa ha annunciato una partnership con JPMorgan Chase & Co. e Berkshire Hathaway Inc. per creare un’azienda sanitaria indipendente.
Inoltre la Amazon sta lavorando all’apertura di supermercati i quali non necessitano di cassieri, continua a sviluppare robotica sempre più avanzata e droni per le consegne con lo scopo di automatizzare i propri servizi… Insomma, la Amazon è un’azienda amica delle tecnologie avanzate e con molta voglia di innovare ed espandersi.
Quindi sarebbe più sorprendente se non si tuffasse in questo settore rispetto al contrario.

Starbucks interessata alla blockchain?

Questa settimana, il presidente esecutivo di Starbucks, Howard Schultz, ha detto in un’intervista a Fox Business che vede le tecnologie Blockchain come qualcosa che Starbucks utilizzerà in futuro:

“Penso che la Blockchain sia probabilmente l’infrastruttura che verrà utilizzata da una app integrata agli Starbucks.”

Schultz, che l’intervistatore ha descritto come qualcuno che non è un fan di Bitcoin, ha aggiunto che in relazione alla mossa di Starbucks di testare un negozio senza contanti, Starbucks stessa potrebbe creare la propria moneta digitale da utilizzare sulla loro applicazione integrata.

“Non si tratta di Bitcoin, ma credo che, dato il quadro e la piattaforma che abbiamo sulla nostra applicazione digitale mobile, potremmo essere una delle prime aziende ad avere una moneta digitale proprietaria integrata nella nostra applicazione.”

starbucks

PayPal mostra un chiaro interesse nelle criptovalute

Il gigante dei pagamenti online PayPal ha depositato un brevetto presso l’U. S. Patent and Trademark Office (USPTO), pubblicato il 1 ° marzo, utile all’aumento della velocità dei pagamenti in criptovaluta. Il brevetto descrive un “Expedited Virtual Currency Transaction System”, che prevede l’uso di chiavi private secondarie per abbreviare i tempi di attesa per le transazioni tra consumatori e commercianti.

Gli inventori del brevetto riportati sono Cheng Tian e Sandy Lynn Godsey di San Jose, California, mentre PayPal Inc. è elencata come richiedente. Secondo il brevetto, PayPal sta tentando di risolvere il problema della lentezza dei tempi di transazione per le transazioni in criptovaluta che hanno portato potenziali utenti di cripto a “scegliere invece di eseguire la transazione utilizzando i metodi di pagamento tradizionali piuttosto che la moneta virtuale.”

Il brevetto infatti afferma:

“Problemi come questo hanno rallentato l’adozione delle valute virtuali nonostante i loro vantaggi.”

Il brevetto specifica come la creazione di portafogli secondari con chiavi private proprie renderà i tempi di transazione molto più veloci,”praticamente eliminando la quantità di tempo che il beneficiario deve aspettare per essere sicuro di ricevere un pagamento in valuta virtuale grazie ad una transazione”. L’accorciamento dei tempi di attesa è dovuto al processo di trasferimento delle chiavi private associate a “importi predefiniti” di criptovaluta all’importo della transazione.

Alla fine di febbraio 2018, il direttore finanziario di PayPal John Rainey ha parlato a favore della possibilità che Bitcoin (BTC) diventi un metodo di pagamento popolare “per transazioni di tutti i giorni”.

paypal

Conclusione

La settimana scorsa, lo stratega di Fundstrat, Tom Lee, aveva suggerito in un rapporto che sia Amazon che Starbucks probabilmente implementeranno la tecnologia Blockchain e “annunceranno una strategia correlata a blockchain/criptovalute” quest’anno.
Questa, le notizie riportate in questo articolo, quelle linkate e il generale sentimento del mercato rendono chiaro quanto sia probabile una crescita del prezzo nel corso di quest’anno.
Per chi fosse interessato nello scoprire come investire in criptomonete abbiamo una comoda guida a riguardo. Allo stesso modo abbiamo anche a vostra disposizione chiarimenti a riguardo degli ICO.