USA: Cosa fanno intendere CFTC e SEC sulla blockchain

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LA PRIMA ICO DI BITCOIN AL MONDO IL PRESALE TERMINA IL 15 MARZO
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USA: Cosa fanno intendere CFTC e SEC sulla blockchain

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

La Commodity Futures Trading Commision (CFTC) e la US Securities and Exchange Commision (SEC) si sono riunite la mattina del 6 febbraio 2018 per discutere i loro ruoli in Blockchain, valute virtuali e ICO. Il sentimento generale dell’incontro è stato molto positivo ed ottimista per il settore. Sono state però espresse anche preoccupazioni dovute al gran numero di truffe e mancanza di tutele per gli investitori.
In questo articolo vedremo nei dettagli quali sono le conclusioni che possiamo trarre da quanto affermato durante l’incontro.

La regolamentazione sarà minima

Durante le dichiarazioni di J. Christopher Giancarlo, presidente e testimone della CFTC sono stati numerosi i riferimenti alla politica “Do no harm”, la quale è stata tenuta nei confronti di internet e ne ha permesso un esplosivo sviluppo. “Do no harm” significa letteralmente “Non fare danno” e come reso chiaro più volte nelle dichiarazioni indica un atteggiamento di interferenza e regolamentazione minima.

Inoltre, Giancarlo, ha espresso grande ottimismo a riguardo della tecnologia blockchain nelle sue dichiarazioni paragonandola più volte a internet. Ecco alcune affermazioni da lui espresse:

“Come abbiamo visto con lo sviluppo di Internet, non possiamo rimettere in bottiglia il genio tecnologico. Le valute virtuali segnano un cambiamento di paradigma nel modo in cui pensiamo ai pagamenti, ai processi finanziari e all’attività economica. Ignorare questi sviluppi non li farà scomparire, né sarà una risposta normativa responsabile.”

“Dobbiamo a questa generazione il rispetto verso il loro interesse per le criptovalute.”

La regolamentazione sarà una garanzia per gli investitori

Jay Clayton, il presidente della SEC, era un po’ meno entusiasta delle valute virtuali ma anche lui vedeva un ruolo per la blockchain e le criptovalute nel sistema finanziario moderno.
Clayton ha suddiviso tutto in 3 categorie: DLT (tecnologia di contabilità distribuita/blockchain), criptovalute e ICO. Come affermato nelle pre-testimonianze, la CTFC era interessata a consentire la crescita della blockchain e delle criptovalute, mantenendo un occhio attento ai truffatori per quanto alle ICO. Sempre Clayton ha precisato:

“Allo stesso tempo, indipendentemente dalla promessa di questa tecnologia, coloro che investono il loro denaro guadagnato duramente in opportunità che rientrano nell’ambito di applicazione delle leggi federali meritano la piena protezione offerta da tali leggi.”

“Detto semplicemente, dovremmo abbracciare il perseguimento del progresso tecnologico, nonché di tecniche nuove e innovative per la raccolta di capitali, ma non a scapito dei principi che sono alla base del nostro approccio fondato e collaudato di protezione degli investitori e dei mercati.”

Inoltre non sono mancati riferimenti a truffatori ed altri “bad actors” i quali approfittano dell’estremo entusiasmo nei confronti di questa tecnologia che domina il mercato in questo momento per procurarsi vittime contro i quali gli investitori devono essere tutelati.

Il settore più regolamentato saranno gli ICO

Uno studio recente ha rilevato che il 10% di tutti i proventi dell’ICO sono stati persi a causa di hack e frodi, e il timore di Clayton è che molti investitori non informati stiano perdendo molti soldi.

Infine, il senatore Warren ha chiesto a Clayton come rendere più sicuri gli ICO. Clayton ha risposto che molte ICO violano in realtà le leggi esistenti e che “dovrebbero prestare maggiore attenzione” perché la SEC indagherà ulteriormente su queste violazioni.

La soluzione migliore, secondo Giancarlo e Clayton, sarebbe:

  • Educare le masse su Bitcoin e criptovalute
  • Utilizzare la giurisdizione che hanno sui mercati del Bitcoin per raccogliere dati e tenere traccia dei mercati in modo che nessuno si faccia troppo male
  • Utilizzare la taskforce per seguire i “truffatori” che stanno truffando gli investitori di Main Street negli ICO a schema piramidale e nelle criptovalute senza valore.

Il senatore Crapo ha ricordato che nessuna delle due agenzie ha una giurisdizione completa sulle criptovalute e sugli ICO. Giancarlo e Clayton concordano entrambi sul fatto che “potrebbero aver bisogno di ulteriori autorità per regolare”, ma prima di poter accettare ciò devono saperne di più sul settore cripto. Clayton ha anche accennato brevemente al fatto che la SEC non ha abbastanza soldi per assumere più persone.

Il provvedimento di Facebook è visto di buon occhio

Giancarlo ha anche promosso il recente divieto di pubblicità ICO di Facebook:

“Voglio riconoscere che di recente le piattaforme dei social media hanno limitato la capacità degli utenti di promuovere ICO e criptovalute sulle loro piattaforme. Apprezzo il passo responsabile.”

Ha quindi mostrato di comprendere come questo non sia un boicottaggio del settore ma solo un limitare del danno. Infatti il divieto impedisce a ICO fraudolenti di raggiungere persone poco informate.

Una azione di informazione su larga scala è in corso

E’ stato anche menzionato Lab CFC: l’organizzazione della CFTC per educare Main Street a riguardo delle criptovalute. Giancarlo ha sottolineato che l’educazione è la via più importante da seguire nella supervisione delle cripto; la CFTC non ha mai condotto una operazione educativa così vasta in questo settore.

Il sentimento generale sul bitcoin è positivo

Quando il senatore Cotton ha chiesto a Giancarlo quale fosse il valore di Bitcoin, Giancarlo ha risposto:

“Se non ci fosse stato Bitcoin, non ci sarebbe stato DLT.”

Sia Clayton che Giancarlo sanno che le criptovalute sono importanti per lo sviluppo di DLT, e vogliono vedere questa tecnologia crescere senza far male a nessuno. Giancarlo ha anche detto che il prezzo minimo di Bitcoin non può essere zero. Questo perché il valore di Bitcoin è “legato al mining”.

Non si parlava molto di regolamentazione fiscale. Clayton e Giancarlo hanno anche ammesso di non avere alcuna giurisdizione a riguardo del fatto che nazioni, come il Venezuela, possano utilizzare criptovalute per evitare le sanzioni.

Clayton ha detto che mentre gli ETF di Bitcoin non sono ancora pronti “ci sarà spazio per essi in futuro”.

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Conclusione

In sintesi, secondo la visione della SEC e CTFC le criptovalute consentiranno agli Stati Uniti di crescere così come ha fatto Internet. Gli Stati Uniti probabilmente saranno leader in questo settore e faranno in modo che nessuno si faccia troppo male nel processo.

Queste sono ovviamente notizie incredibilmente positive per il settore e per chi investe nelle criptovalute e probabilmente accelereranno l’imminente ripresa.
Inoltre possiamo aspettarci questo contrasti il tanto alto numero di truffe presenti nel settore e metta un po’ di ordine nel far west quale è questo settore in questo momento. Più tutele per gli investiori sono sicuramente un’ottima notizia anche per tutte le iniziative oneste del settore che guadagneranno credibilità. Gli investitori invece potranno finalmente sentirsi più al sicuro.

Si potrebbe essere tentati di pensare queste siano ottime notizie solo per chi si trova negli USA, ma in realtà lo sono per tutti. Questo perché le aziende vorranno conformarsi a future regolamentazioni USA per non precludersi da un afflusso da questa nazione.