Bitfinex sul banco degli imputati a New York per 800mln USD di fondi persi

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Bitfinex sul banco degli imputati a New York per 800mln USD di fondi persi

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Il famigerato exchange di criptovalute deve ora rispondere alle richieste di chiarimento su dove si trovano 800 milioni di dollari

Bitfinex, un exchange di criptovaluta, sarà processato in un tribunale di New York accanto a un gruppo di aziende. Le società dovranno rispondere alle accuse del Procuratore di stato Letitia James, secondo cui hanno provato a nascondere di aver perso 800 milioni di dollari in fondi.

Le compagnie associate con Bitfinex sono coinvolte nella gestione di Tether (USD). Tether funziona come un canale privilegiato per il trading di molti appassionati di criptovaluta in tutto il mondo; è ancorato al dollaro USA, quindi è un modo per stoccare i guadagni dalle criptovalute in “dollari” senza incorrere in oneri fiscali.

Bitfinex ha risposto alle accuse sostenendo che il denaro era stato depositato nel conto di una banca situata a Panama, chiamata Crypto Capital Corp, che in seguito è stata sequestrata dalle autorità governative di diversi paesi.

Bitfinex e associati affermano di essere vittime di tali sequestri e che sono al lavoro per recuperare i fondi perduti.

Bitfinex e il gruppo di società, inoltre, si sono impegnati nel far cadere il caso, sostenendo che New York non aveva la giurisdizione per presiederlo in quanto le società coinvolte non hanno sede nello Stato. Di conseguenza affermano di non avere alcun obbligo nel dover rispondere alle autorità di questo stato.

Il tribunale di New York però ha rigettato la loro mozione e ha dichiarato che i trader che hanno usato Tether avevano sede nello Stato. Alcuni dipendenti di Bitfinex, in aggiunta, lavorano nello Stato, il che, secondo la corte, pone la società sotto la giurisdizione di New York.

Al di là di queste argomentazioni giuridiche, Bitfinex ha anche argomentato che, poiché Tether non è un titolo, il tribunale non ne ha la competenza. Ciononostante il tribunale ha fatto valere la sua autorità sul caso respingendo questa particolare argomentazione e sottolineando che la legge Martin definisce Tether un titolo.

Il procuratore di Stato in una dichiarazione si è attenuto alla decisione del tribunale di portare avanti il ricorso e ha affermato che questa indagine è nell’interesse degli investitori.

“La decisione di oggi convalida la capacità del nostro ufficio di utilizzare i suoi ampi e completi poteri investigativi nel proteggere i newyorkesi. Nemmeno le criptovalute sono al di sopra della legge. Siamo soddisfatti della decisione del tribunale e continueremo a proteggere gli interessi degli investitori sul mercato”, si legge nella dichiarazione.