Bittrex rimuoverà 82 criptovalute: Manca liquidità coinvolta

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Bittrex rimuoverà 82 criptovalute: Manca liquidità coinvolta

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Bittrex, uno degli exchange di criptovalute più grandi, alla base anche di UpBit, il secondo exchange più grande della Corea del Sud gestita dalla sussidiaria di Kakao, Dunamoo, ha dichiarato che eliminerà il supporto per 82 token dalla sua piattaforma. In questo articolo tratteremo tutti i dettagli a riguardo di questo evento.

Le dichiarazioni

“Occasionalmente, si verificano circostanze che portano Bittrex a rimuovere il supporto verso il portafogli di una criptovaluta o di un mercato dal Bittrex Exchange” ha affermato il team Bittrex. “Rimuoveremo i portafogli inclusi nella lista sottostante il 30 marzo 2018. Una volta rimossi questi portafogli, non saremo più in grado di recuperare queste criptovalute o token. Gli utenti devono ritirare i loro token prima del 30 marzo 2018, al fine di conservarli”.

Il team di Bittrex ha anche dichiarato che diverse criptovalute coinvolte hanno blockchain malfunzionanti. Queste blockchain non hanno permesso agli utenti di ritirare i loro fondi. “Le monete contrassegnate con un asterisco (*) si trovano su blockchain o portafogli che non consentono prelievi”, ha precisato Bittrex, riferendosi a criptovalute come BITS.

Le criptovalute coinvolte sono:

8BIT ADC AM AMS APEX* ARB BITS* BITZ* BLC BOB BSTY BTA CCN CRBIT* CRYPT* DAR DGC DRACO DTC FC2 FRK FSC2* GEMZ GHC GP GRT HKG HYPER* HZ J KR* LXC* MAX MEC METAL MND MTR* MZC NAUT NET NEU* NTRN OC* ORB PRIME* PXI ROOT* SCOT  SCRT* SFR* SLG SLING* SOON SPRTS SSD* STEPS* STV SWING TES TIT TRI TRK U* UFO UNIQ* UNIT UNO UTC VIOR* VIRAL* VPN WARP* XAUR XBB XC XCO XDQ* XPY* XQN XSEED* XTC YBC*

Le cause

Sulle principali piattaforme di negoziazione, è difficile per le borse sostenere un portafoglio ordini stabile se una criptovaluta non ha sufficiente liquidità e domanda da parte degli utenti della piattaforma. La mancanza di liquidità permette la manipolazione dei prezzi. La vulnerabilità è tale che può essere effettuata con soli 50.000$. Questo è stato dimostrato per mezzo del recente studio fatto dal trader di criptovalute Sylvain Ribes.

Utilizzando un metodo chiamato slippage, il processo che consiste nella vendita di 50.000 dollari di una particolare criptovaluta su una piattaforma di trading per misurare il suo impatto sul prezzo. Ribes ha valutato la liquidità delle risorse digitali nelle principali borse come OKEx e GDAX. GDAX ha avuto uno slittamento di meno dell’un per cento. Ma OKEx e altri exchange di criptovalute con bassa disponibilità di capitale o volume, ogni vendita di 50.000$ ha portato ad un calo dal 2 al 10 per cento del valore di mercato della criptovaluta coinvolta.

Ribes ha infatti affermato:

“In un mercato completamente non regolamentato ci si può aspettare un po’ di wash trading e un’inflazione artificiale dei volumi. Quello che non mi aspettavo era l’entità di questi fenomeni.
Molte coppie, anche se vantavano fino a 5 milioni di dollari in volume, vi costerebbe più del 10% in slittamento, se vorresti liquidare soltanto 50 mila dollari in asset.”

Il coinvolgimento delle istituzioni

Il Wash trading e la manipolazione dei prezzi sono comuni sulle principali piattaforme di trading con criptovalute o coppie di cripto-valute a basso volume. La Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha recentemente messo in guardia gli investitori. In particolare l’avviso nei confronti dei cosiddetti pump and dump che sono spesso effettuati sul mercato delle criptovalute.

La SEC, nonostante il generale ottimismo mostrato verso queste tecnologie ha dichiarato:

“I truffatori spesso cercano di sfruttare l’attrattiva delle nuove tecnologie emergenti per convincere le potenziali vittime a investire i loro soldi in truffe. Tali frodi comprendono i sistemi “pump and dump” e di manipolazione del mercato che coinvolgono società quotate in borsa che dichiarano di fornire un’esposizione a queste nuove tecnologie.”

All’inizio di questo mese, la SEC ha richiesto agli exchange di criptovalute di sottrarre il supporto ai token degli ICO o iscriversi presso l’agenzia, al fine di continuare a fornire supporto per i token. Per le borse di criptovalute con sede negli Stati Uniti, come Bittrex, è obbligatorio registrarsi presso la SEC prima di trattare le operazioni che coinvolgono token. Nel corso dei prossimi mesi, molti dei principali exchange probabilmente cancelleranno dall’elenco o elimineranno le piccole criptovalute che sono soggette a sistemi di pump and dump e alla manipolazione del mercato.

Conclusione

Questi non sono altro che segni della maturazione di un mercato che si sta stabilizzando. Certo le criptovalute coivolte ne risentiranno ed è da aspettarsi che le dinamiche descritte probabilmente renderanno più difficile la partecipazione al mercato alle startup più piccole.

Nonostante questo, nel lungo andare, queste dinamiche dovrebbero rendere il mercato meno “insidioso” per chi decide di investire in criptovalute. E questo dovrebbe rivelarsi un bene per chi pensa in modo più lungimirante.