Comprare una lattina di Coca-Cola con bitcoin in Australia e Nuova Zelanda

Bitcoin Dogs Moneta
LA PRIMA ICO DI BITCOIN AL MONDO IL PRESALE TERMINA IL 15 MARZO
Bitcoin Dogs Moneta
LA PRIMA ICO DI BITCOIN AL MONDO IL PRESALE TERMINA IL 15 MARZO

Comprare una lattina di Coca-Cola con bitcoin in Australia e Nuova Zelanda

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

I distributori automatici dotati di QR Code accettano i pagamenti in criptovaluta. Tutto ciò che i consumatori devono fare è scansionare il codice con la fotocamera dello smartphone.

Distributore di Coca-Cola
I distributori di Coca-Cola Amatil accettano bitcoin e altre criptovalute

Coca-Cola Amatil (CCA), uno dei maggiori imbottigliatori di bevande analcoliche dell’Asia Pacifico, permette ai consumatori dell’Australia e della Nuova Zelanda di pagare le lattine usando criptomoneta. Ciò è stato reso possibile da un accordo firmato tra il gigante delle bevande e Centrapay, una piattaforma di asset digitali.

Grazie all’applicazione Sylo smart wallet, i consumatori possono recarsi presso uno dei duemila distributori automatici Amatil e scansionare il QR code di pagamento posto sui distributori. Questo processo consentirà al distributore di accettare pagamenti in criptovalute.

CCA ha spiegato di aver sviluppato l’infrastruttura per abilitare i crypto wallet alcuni anni fa. L’applicazione originale dei QR code era per i clienti Alipay e WeChat pay.

Vogliamo essere sicuri che i clienti possano effettuare transazioni con noi usando la loro moneta preferita, quindi per noi accettare gli asset digitali è il passo successivo, dato che le criptomonete diventano sempre più popolari”, ha riferito un portavoce di CCA.

Questa nuova opzione di pagamento è considerata da molti un vantaggio, poiché aiuta nel ridurre la necessità di toccare il distributore automatico, risolvendo quindi i problemi di igiene presentati dalla pandemia da Covid-19 agli utenti, i quali sono più restii a toccare il distributore per effettuare l’acquisto.

Jerome Faury, CEO di Centrapay, ha spiegato che cercano il modo di garantire ai consumatori un maggior controllo sui propri dati e sulla propria identità.

“In Centrapay, lavoriamo per creare un futuro in cui le persone abbiano il controllo dei propri dati e della propria identità digitale. I Marchi possono connettersi direttamente e eticamente con le persone, dando loro la possibilità di prendere la giusta decisione d’acquisto, sostenendo allo stesso tempo i loro partner di distribuzione al dettaglio e altri partner di distribuzione”, ha detto Faury.

Faury attribuisce le persistenti barriere alla lenta diffusione del Web 3.0, dell’identità digitale e delle criptovalute, alla complessità dell’integrazione e alla scarsa esperienza dell’utente. Egli ritiene che l’azienda abbia però risolto entrambi questi problemi.

“Centrapay è all’avanguardia nel rendere possibile questo nuovo internet di valore e nel portare i suoi benefici sia ai consumatori che ai commercianti. E porta il vantaggio aggiuntivo di ridurre il contatto fisico e di affrontare i problemi igienici di cui tutti siamo diventati profondamente consapevoli grazie al Covid-19”, ha spiegato

Per ora la nuova tecnologia è disponibile in Australia e in Nuova Zelanda, ma Centrapay prova ad espandere il business a livello globale puntando sul mercato statunitense.

“Adesso che abbiamo dimostrato come può funzionare in Australia e in Nuova Zelanda, stiamo provando a far crescere il business a livello globale. Abbiamo stabilito una presenza in Nord America e punteremo al mercato statunitense con alcune innovazioni in anteprima mondiale”, ha fatto sapere Faury.