Federal Reserve: Nessun bisogno di una criptovaluta nazionale

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Federal Reserve: Nessun bisogno di una criptovaluta nazionale

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Lael Brainard, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve degli Stati Uniti ha rilasciato una dichiarazione decisamente sorprendente ed interessante. In particolare, ha detto che non vede un bisogno “impellente” di una valuta digitale emessa dalla Federal reserve. Questo è uno sviluppo decisamente sorprendente visto come il recente clima suggeriva sviluppi opposti.

I dettagli

Le dichiarazioni sono state rilasciate alla Decoding Digital Currency Conference di ieri a San Francisco. Brainard ha detto che, mentre le valute digitali della banca centrale possono sembrare affrontare una serie di sfide associate alle criptovalute, “non reggono un esame più attento”. Inoltre, le persone hanno modi più facili per scambiare pagamenti digitali direttamente attraverso applicazioni mobili e altri mezzi. Quindi i consumatori americani sarebbero comunque capaci di ricevere e di effettuare pagamenti elettronici in tempo reale in più modi. Ha dichiarato:

“Infine, non vi è un’impellente necessità dimostrata di una valuta digitale emessa dalla Federal Reserve.”

In un altro punto del discorso, Brainard ha ribadito ancora una volta di ritenere che le criptovalute non rappresentano una minaccia per la stabilità finanziaria. Ha osservato che la banca centrale segue attivamente l’evoluzione delle criptovalute. Ha specificato settori quali la politica dei pagamenti e la vigilanza. Ma interessantemente ha citato anche la regolamentazione, la stabilità finanziaria, la politica monetaria e altro ancora. Discutendo le preoccupazioni di sicurezza per quanto riguarda le criptovalute, comprese le violazioni e le attività fraudolente, Brainard ha detto:

“Tuttavia, la scala ancora relativamente ridotta delle criptovalute in relazione al nostro sistema finanziario più ampio e i collegamenti relativamente limitati con il nostro settore bancario suggeriscono che attualmente non costituiscono una minaccia per la stabilità finanziaria.”

Il governatore ha continuato a dire che gli sviluppi negativi e cambiamenti nel mercato delle criptovalute potrebbero portare a una serie di conseguenze. Tra queste fluttuazioni estreme dei prezzi, difficoltà di negoziazione o anche fallimenti del mercato. Al fine di prevenire tali attività, Brainard ha sottolineato che la Fed Reserve “continuerà a monitorare le criptovalute nella loro evoluzione. Facendo particolare attenzione ad eventuali segnali di crescente rilevanza per il sistema finanziario nel suo complesso”.

Conclusione

Questa presa di posizione è decisamente interessante. In particolare perché in contrasto con quanto affermato dall’ex governatore della Federal Reserve. Certo, secondo alcuni un ipotetico fedcoin potrebbe essere la fine delle criptovalute come Bitcoin o Ethereum. In realtà una criptovaluta emessa da una banca centrale potrebbe avere un impatto immensamente positivo sul mercato.

Questo perché una similecriptovaluta sarebbe una valida più affidabile ai famosi stablecoin e consentirebbe un semplice accesso al mercato. Inoltre le infrastrutture costruite per una criptovaluta nazionale aprirebbero probabilmente la strada ad altre. Ma per fortuna, come ci spiega la IBM, una criptovaluta emessa da una banca centrale arriverà presto. E questo accadrà sulla blockchain di Stellar Lumens. Insomma, se non saranno gli stati uniti, sarà qualcun altro a farlo.