In Nuova Zelanda gli stipendi si pagano in Criptovaluta

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In Nuova Zelanda gli stipendi si pagano in Criptovaluta

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Un recente report conferma che la Nuova Zelanda consentirà per legge il pagamento degli stipendi utilizzando criptovaluta. Questa opportunità coinvolgerà inizialmente un numero ristretto di persone, dopo tutto, il Paese conta su una forza lavoro totale di appena 2,2 milioni di persone. Evidentemente non tutti saranno pagati con moneta digitale e non a stretto giro.

Ad ogni modo, questa scelta è una importante presa di posizione verso l’adozione di massa delle criptovalute come il bitcoin (BTC) o ethereum (ETH). Potrebbe significare l’inizio di un movimento che si estende anche alle altre nazioni, in cui le persone sono pagate allo stesso modo?

Cosa cambierà in Nuova Zelanda?

La nuova forma di pagamento dei salari ai lavoratori entrerà in vigore a partire dall’1 settembre 2019. La Nuova Zelanda diventerà, quindi, la prima nazione al mondo a consentire il pagamento degli stipendi usando valuta digitale.

Comunque, in passato, si sono già verificati casi isolati di compagnie che hanno pagato gli stipendi in bitcoin. In Giappone, ad esempio, il provider di servizi Internet GMO Internet Group aveva fornito informazioni circa il fatto che consentiva ai suoi impiegati di ricevere parte dello stipendio in bitcoin.

Le autorità della Corea del Sud, inoltre, hanno confermato l’uso della tecnologia blockchain come forma di ricompensa dei cittadini per l’uso dei servizi pubblici. Tuttavia, questo è il primo caso di una autorità nazionale che ha specificamente autorizzato il pagamento degli stipendi in criptovaluta.

Per ricevere criptovalute i lavoratori dovranno seguire alcune linee guida. Inizialmente, le criptovalute utilizzate dovranno essere ancorate a una valuta fiat e dovranno anche essere direttamente trasferibili nella valuta fiat. Quindi non vi potranno essere blocchi temporali prima di essere convertite.

E stato anche confermato che le aziende che sceglieranno di pagare gli stipendi in criptovaluta continueranno a beneficiare della detrazione d’imposta sul reddito. Ciò avverrà attraverso lo schema di compensazione attualmente in vigore nella Nuova Zelanda.

Il futuro degli stipendi con le monete digitali

Il vero cambiamento dipenderà dal numero di compagnie neozelandesi che decideranno di adottare l’uso delle monete digitali per pagare gli stipendi. Se alcuni dei principali datori di lavoro della Nuova Zelanda adotteranno il passaggio (culturale) potrebbe significare un importante passo in avanti per il mondo delle criptomonete.

E’ quasi certo che molte più persone inizieranno a usare le altcoin grazie a questa opportunità. Anche nel caso in cui le criptovalute venissero scambiate quasi immediatamente in valuta fiat, questo aumenterà comunque i livelli di domanda e di scambio. Ed avrà un beneficio anche sulla capacità delle persone di gestire criptovalute, perché i lavoratori utilizzatori di monete digitali per la prima volta avranno modo di prendere confidenza con esse.

Naturalmente, se un numero crescente di Paesi seguirà l’esempio, l’effetto benefico si amplierà. I governi delle altre nazioni guarderanno con grande interesse a questa scelta, terranno d’occhio come funziona nella pratica questa nuova legge. Si può facilmente ipotizzare un incremento significativo della domanda di pagamento degli stipendi in criptovaluta anche negli altri Paesi se in Nuova Zelanda aumenterà la popolarità.

Possiamo solo immaginare cosa accadrà se in futuro i lavoratori di tutto il mondo dovessero essere pagati in bitcoin o in altre criptovalute.