La funzione del token BTT basato su Tron in Bittorrent

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La funzione del token BTT basato su Tron in Bittorrent

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

Questo fine settimana, il fondatore di Binance Changpeng Zhao ha elogiato Tron su Twitter per aver portato un business model basato sulla criptoeconomia a Bittorrent, il software di file sharing che l’azienda ha acquistato. In questo articolo ripercorreremo queste dichiarazioni e alcuni tra i punti più importanti del whitepaper del token di Bittorrent.

bittorrent btt tron

Zhao ha dichiarato su Twitter:

“Il nonno delle applicazioni decentralizzate riceve finalmente la sua valuta decentralizzata e il suo business model. Dovrebbe essere un caso di studio molto interessante”.

Questo tweet ha ricevuto oltre 100 retweet e oltre 500 like, e una discreta quantità di commenti. Molti degli utenti sembravano saltare alla conclusione che Tron avrebbe reso BitTorrent un servizio a pagamento. Invece sta dando agli utenti la possibilità spendere o guadagnare il nuovi BitTorrent Token (BTT).

Il white paper BTT promette un ampia gamma di possibilità. Nel documento si legge: “Introducendo un meccanismo per l’archiviazione e lo scambio di valori, puntiamo ad ampliare notevolmente le possibilità date agli utenti, sia i richiedenti di servizi, fornitori di servizi o entrambi.”

Per quanto riguarda il passaggio di BitTorrent ad un modello a pagamento, il white paper si occupa direttamente di questo aspetto: “La partecipazione alle transazioni BTT deve essere completamente divulgata e facoltativa per gli utenti.”

Molte delle critiche dell’iniziativa sostengono che BitTorrent non sia altro che un mezzo di scambio decentralizzato di materiale pirata. Il white paper della BTT, tuttavia, sostiene che il protocollo potrebbe trovare più utilizzi con un token:

“L’ottimizzazione del protocollo BitTorrent esistente è un primo passo ovvio nell’introduzione di un token, ma questo è solo la punta dell’iceberg di ciò che sta rapidamente diventando possibile.”

Tron e la BitTorrent Foundation, le aziende dietro al token in questione, prevedono tre generi di attività principali che potrebbero essere potenzialmente decentralizzate tramite BitTorrent se in esso fosse integrato uno strumento di valore: consegna dei contenuti, archiviazione dei file e servizi proxy a tutela della privacy.

Anche se l’elenco non è esaustivo, tocca molte delle stesse categorie che il Telegram Open Network ha elencato nel suo progetto. Inoltre, Elaine Ou, un ingegnere blockchain e opinionista di Bloomberg, ha scritto sul blog che ci sono stati tentativi di tokenizzazione della larghezza di banda e memorizzazione dei dati i quali sono risultati un fallimento in passato.

Ad ogni modo, queste nuove attività di BitTorrent trovano avversità da parte degli attuali utenti BitTorrent. Questi infatti si sono abituati al protocollo che fornisce i suoi servizi gratuitamente e non vogliono rinunciarvi.

Detto questo, il white paper fa di tutto per spiegare che in realtà il servizio offerto non è gratuito.

“Il sistema implementa essenzialmente un’economia di baratto in cui i singoli clienti collaborano sulla base del trading di pezzi di un file che ognuno di loro sta cercando di scaricare, con la larghezza di banda di consegna utilizzata come fattore decisivo per decidere con chi continuare a barattare.”

Con il white paper BTT, l’azienda vuole chiarire che gli utenti BitTorrent hanno sempre pagato per i loro download, pagano con la larghezza di banda.

È stata finora un’economia di baratto. Proprio come per l’economia umana, l’idea è che, aggiungendo un token fungibile in questo sistema di baratto, l’economia possa espandersi a vantaggio di tutti i suoi membri.

BitTorrent funziona dividendo i file in molte parti. Il primo pezzo che un utente scarica diventa disponibile per un altro utente che vuole lo stesso file, ma non ha ancora scaricato quel pezzo. Questo si chiama “seed.”

Non sempre funziona correttamente, però, come spiega il white paper:

“A causa dell’asimmetria della larghezza di banda, i file spesso completano il download molto prima che un peer sia stato in grado di caricare una quantità equivalente di byte.”

Questo significa che alcuni utenti possono ottenere offrire meno banda di quanta ne consumano. Se troppi utenti che condividono e scaricano lo stesso file chiudono i loro client BitTorrent dopo che hanno completato il download, questo portare a lacune nell’esperienza utente.

Come sottolinea il white paper, il sistema funziona ancora abbastanza bene in equilibrio. Le persone possono generalmente ottenere quello che vogliono su BitTorrent perché ci sono molti utenti.

Tuttavia, l’azienda pensa che l’aggiunta di un token potrebbe farla funzionare ancora meglio e far crescere ulteriormente il servizio.

In entrambi i casi, tuttavia, uno degli obiettivi principali di Tron sembra essere quello di trasformare un’enorme base di utenti p2p file sharing in utenti cripto.

Ash Egan, che si occupa della blockchain e della crittografia di Accomplice VC, ha detto di considerare l’acquisizione come un’offerta di legittimazione da parte di Tron.

“BitTorrent è stato ben rispettato e sottoposto a stress test per circa 15 anni,” ha riferito Egan. “Quale modo migliore per legittimare se stessi se non quello di fare un’acquisizione di tale dimensione?”