La NASA intende utilizzare Ethereum nello spazio

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La NASA intende utilizzare Ethereum nello spazio

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

La NASA ha recentemente assegnato una sovvenzione di 330.000 dollari USA (circa 413.000 dollari CAD) all’ Università di Akron per la ricerca del potenziale della tecnologia blockchain per migliorare le comunicazioni spaziali.

Il Dottor Jen Wei, assistente professore di ingegneria informatica presso l’ Università di Akron, guida un team di ricercatori per sviluppare un Resilient Networking and Computing Paradigm (RNCP) per l’esplorazione dello spazio.

ethereum

Perché?

Quanto più esploriamo nello spazio quanto più a lungo ci vuole per le macchine che usiamo, come i satelliti, per ricevere segnali di comando dalla Terra. La NASA vuole ridurre il tempo necessario ai propri veicoli esplorativi per ricevere segnali e reagire alle potenziali minacce nello spazio.

Una possibile soluzione potrebbe venire dalla ricerca del Dottor Wei. Il lavoro svolto da Dottor Wei porterà avanti le comunicazioni cognitive per la scienza e l’ esplorazione della NASA sviluppando un paradigma di networking e calcolo resiliente che migliorerà l’efficienza delle comunicazioni spaziali “, ha osservato un post sul sito web dell’Università di Akron.

NASA utilizzerà Ethereum nello spazio

Il team prevede di utilizzare la rete Ethereum come spina dorsale per gestire l’RCNP. La loro ricerca mira a combinare la natura decentralizzata e robusta della tecnologia blockchain con l’intelligenza artificiale ed il deep learning.

Impiegheremo la blockchain per progettare un’infrastruttura sicura e decentralizzata per l’elaborazione della massa di dati utile per l’esplorazione dello spazio e la scienza correlata”, secondo una sinossi della loro ricerca.

Uno dei principali ostacoli all’esplorazione spaziale oggi è la distanza tra le macchine nello spazio e chi le controlla dalla Terra. La distanza crea un intervallo di tempo tra il momento in cui l’operatore invia un comando ed il momento in cui la macchina lo riceve.

Le macchine semiautonome eliminano alcune delle barriere create da questo ritardo nella comunicazione, permettendo alle macchine di prendere alcune decisioni autonomamente.

Evitare collisioni con i detriti spaziali

La collisione con i detriti spaziali artificiali è una delle minacce più gravi per le macchine nello spazio. L’RCNP utilizzerà la tecnologia blockchain per rintracciare i detriti spaziali. La rete potrebbe quindi automatizzare le correzioni di rotta necessarie per spostare in modo sicuro i veicoli spaziali fuori dai percorsi dei detriti.

L’RCNP utilizzerebbe inoltre i dati raccolti per consentire ai veicoli spaziali di prevedere e reagire ad altre minacce operative.

Questa automazione ridurrebbe drasticamente la necessità per gli operatori umani di gestire la sicurezza dei veicoli spaziali. Inoltre, elude i problemi creati dall’immensa distanza tra gli operatori terrestri e i satelliti.

Raccolta dati sicura

Il team sta anche studiando come utilizzare l’RCNP per migliorare la robustezza della raccolta dei dati nello spazio. Una blockchain garantirebbe che non vi sia alcun degrado o perdita dei dati critici raccolti dai veicoli spaziali.

Il team guidato dal Dottor Wei ha appena iniziato la ricerca sul loro RCNP, ma la tecnologia sembra molto promettente. Il potenziale delle blockchain può portare ad una nuova era nell’ esplorazione spaziale.

Cosa significa questo per gli investitori

E’ quasi scontato che la blockchain Ethereum utilizzata sarà una blockchain privata che quindi non necessiterà ETH per funzionare e di conseguenza non influenzerà il prezzo dell’Ethereum in maniera diretta.
Ma cosa invece questa iniziativa porterà sarà tanta fama e notorietà ad Ethereum che a loro volta porteranno tanti investitori e di conseguenza soldi all’ecosistema ETH alzandone il prezzo.