Le aziende cinesi investono nella blockchain nonostante la pandemia

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Le aziende cinesi investono nella blockchain nonostante la pandemia

By Benson Toti - min. di lettura
Aggiornato 16 March 2023

L’interesse per la tecnologia blockchain continua a crescere nonostante la minaccia del nuovo coronavirus.

Un sondaggio distribuito tra 350 aziende cinesi ha rivelato che l’ottimismo che circondava la blockchain prima della pandemia rimane vivo nel Paese.

Secondo il quotidiano locale Xinhua, lo studio dal titolo “Blockchain In The Post-Epidemic Age”, ha dimostrato che il 70% delle aziende intervistate prima dello scoppio del nuovo coronavirus hanno mantenuto un atteggiamento ottimista rispetto alle opportunità offerte dalla tecnologia blockchain. Quasi il 20% ha risposto di essere disposto a investire ulteriormente per mitigare gli effetti della crisi.

Molte imprese ritengono che l’implementazione della tecnologia blockchain possa supportare l’economia nazionale e aiutarla a riprendersi dalla crisi finanziaria scatenata dalla pandemia.

I ricercatori concordano sul fatto che la tecnologia blockchain è la via più efficace per mitigare gli effetti dei disastri.

Gli intervistati appartengono a 10 diversi settori, tra cui il commercio, la produzione, le aziende specializzate nel settore blockchain, il settore della finanza e la gestione della catena di fornitura.

“L’industria blockchain serve profondamente il cuore delle imprese di produzione sociale (…) Come rete di dati affidabile tra le imprese, la blockchain risolve il problema dei tradizionali database centralizzati i quali non sono in grado di dare fiducia alle imprese e risolve quindi il problema della fiducia nella collaborazione tra più parti”.

Nonostante l’improvvisa pandemia da Covid-19 e i suoi effetti devastanti per i cittadini e per l’economia, lo studio sostiene che la fiducia delle imprese nella blockchain non si è affievolita.

A maggio, un istituto di istruzione superiore che forma funzionari del Partito comunista cinese ha pubblicato un libro sulle criptovalute. La Scuola del partito del Comitato centrale del Partito comunista cinese, più comunemente nota come Scuola centrale del Partito, ha pubblicato il libro in una collana dedicata alle tecnologie dirompenti. Tra i titoli della collana già pubblicati troviamo: “In dialogo con i leader del partito sull’IA”; “In dialogo con i leader del partito sulla blockchain”.

Questa collana di libri mira a diventare una fonte affidabile d’informazione a cui i funzionari del partito e il pubblico in generale possono fare riferimento quando si avvicinano alle nuove tendenze tecnologiche emergenti. Il prologo del libro contiene contenuti scritti dai dirigenti della banca centrale, dai dirigenti delle banche private e dalle autorità di regolamentazione della Cina.

L’ultimo libro parte introducendo le valute fiat, quindi fa una panoramica dell’attuale sistema creditizio. Ciò è un preludio a una sezione sulle criptovalute e alle valute digitali in genere.

Un capitolo del libro è dedicato alle CBDC, le valute digitali delle banche centrali, il quale spiega la strategia dello yuan digitale e l’impatto che potrebbe avere sull’attuale sistema di pagamento nazionale.